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Usa LinkedIn per attrarre più clienti

Quante aziende e professionisti sono presenti su Linkedin? Basti pensare che gli utenti italiani di Linkedin (per lo più professionisti e aziende) erano 21,2 milioni lo scorso anno, in aumento del 19,5% rispetto ai 12 mesi precedenti. 

La pandemia di Covid-19 ha cambiato le regole del gioco,  accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende e l’utilizzo delle piattaforme web e social.

Il nostro Paese vanta la terza community in Europa con oltre 13 milioni di iscritti. Secondo i dati Astraricerche e Federmanager, in Italia il 79% dei manager è presente sulla piattaforma.

LinkedIn, nato come piattaforma per trovare lavoro e per i recruiter, sta oggi trasformandosi sempre più in community business: un luogo dove i professionisti possono migliorare il proprio personal branding: per il 70% è infatti una delle fonti di informazione più credibili, al pari del Wall Street Journal e di Forbes online (The Digital Trust Report, Business Insider Intelligence, 2017).

Le aziende dovrebbero comprendere come Linkedin sia diventato sempre più un canale di comunicazione si distingue dal borbottio di fondo degli altri social come Facebook o TikTik, utilizzati più come intrattenimento che per fare business. Linkedin  consente di presentarci come punto di riferimento del settore professionale o aziendale di appartenenza. La reputazione di un’azienda passa anche da Linkedin.

Quali sono i più comuni errori che rischia di commettere un professionista o una azienda con LinkedIn?

  1. Il primo errore, scontato, è non essere presente sulla piattaforma o esserlo con una pagina trascurata. Sia che tu sia un professionista sia che la pagina che hai creato sia quella della tua attività, avere un profilo trascurato è l’errore più grave che si possa fare. Foto Profilo: utilizzare una immagine di buona qualità. Gli iscritti a LinkedIn con una foto  ottengono 21 volte più visualizzazioni di quelli senza e ricevono fino a 9 volte più richieste di contatti e opportunità di lavoro. L’headline è la seconda informazione da non sottovalutare: è lo spazio che si trova sotto a nome e cognome e che la maggior parte delle persone confonde con il job title. In realtà è qualcosa di meglio. LinkedIn lo chiama Sommario che suggerisce una descrizione di cosa si fa e come: cerchiamo di inserire in questo spazio un elemento che ci distingua o distingua la nostra azienda e il target [1] di riferimento (a chi ci si rivolge insomma). I caratteri sono limitati quindi è un grande esercizio di sintesi e di scrittura. Infine le informazioni o Riepilogo: da compilare con attenzione e cura nel dettaglio. È lo spazio che precede le esperienze professionali. Soprattutto chi lavori come  libero professionista dovrebbe immaginarsela come una “sales page”. Dovrebbe dunque partire dai bisogni dei potenziali clienti per poi consigliare una soluzione associata ai valori che si intenda  veicolare, chiudendo poi con i contatti o con una call to action [2] , cioè suggerendo a chi è venuto a visitarvi di compiere una azione come mettere un “mi piace”, guardare un video, visitare un sito web o compilare un form per ottenere nuove informazioni o qualcosa in regalo (ad esempio la brochure aziendale).
  2. Non seguire le regole: Linkedin premia ci rispetta le regole, e pubblica contenuti pertinenti. I lead [3] si ottengono in 5 passaggi: lavando sul target, miglorando il profilo, facendo crescere la rete di contatti, definendo un piano per diventare popolare, sviluppando nuove relazioni.
  3. Sottovalutare i grandi numeri: Linkedin funziona a regime con numeri che vanno da 30mila di contatti in su. Sono numeri che richiedono una strategia e un investimento, ma che permettono di ricavare utili a lungo termine. Usa ad esempio il servizio di Lookalike Audience [4], ben conosciuta dagli esperti che sviluppano campagne su Facebook. Grazie a questa possibilità puoi trovare nuovi clienti che possono essere interessati ai tuoi prodotti o servizi in quanto presentano delle caratteristiche molto simili ai tuoi customer.
  4. Non conoscere o ignorare il proprio target è uno degli errori più comuni di chi si improvvisa a fare marketing su web. Lanciare una campagna di comunicazione nel mucchio sperando che qualcuno lo intercetti non è solo inutile, ma anche costoso. Le campagne mirate sono quelle che ottengono più risultati. Per fare questo facciamo ricerche e usiamo i filtri presenti sulla piattaforma. Scopri quante più cose possibili su lui/lei, sulle aziende che vorresti che ti intercettassero, usa keyword [5] che pensi che il tuo potenziale cliente pensi possa utilizzare nelle sue ricerche.
  5. Rimanere isolati è un altro tra gli errori più comuni. Una volta aperta la nostra pagina pensiamo che basti pubblicare ogni tanto notizie interessanti per catturare l’attenzione: niente di più sbagliato. Entra in contatto con chi ha i soldi, chi fa business, chi ha autorità e la motivazione per fare. Una volta ottenuto un collegamento è opportuno verificare la possibilità di contattarlo al di fuori del social. Linkedin è utile come primo approccio, poi il contatto umano è sempre quello che prevale. Usa il Linkedin Funnel: aumenta la consapevolezza con coloro con cui sei in contatto (Il Lead), la relazione (interagendo con lui/lei), la conversione (ottenendo un appuntamento telefonico o dal vivo)

Ovviamente sono solo i primi consigli: una attività strutturata dovrebbe affidarsi a professionisti che svolgono questi compiti con regolarità e maturità, affiancando, se esiste, la figura del venditore, del commerciale in azienda . 

Perché è meglio affidarsi a una agenzia di comunicazione web?

Un’agenzia di social media marketing è composta da una squadra di esperti di marketing digitale altamente specializzati nell’utilizzo e gestione dei canali social, del mondo degli influencer, e molto altro. Sono persone che si aggiornano continuamente, con corsi di formazione e nella pratica quotidiana.  Il social media marketing manager è una figura presente in ogni agenzia di comunicazione web che permette di migliorare la customer satisfaction, incrementare la fedeltà del cliente, aumentare i contatti commerciali, sviluppare la brand awareness, aumentare il traffico verso il sito web aziendale, migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

 

Webinar gratuiti per capire come usare Linkedin e i social per attrarre clienti

Grazie a un accordo con una delle più quotate Accademie di formazione in Italia, se avete dubbi o siete interessati ad approfondire ogni possibilità per la vostra azienda potrete iscrivervi gratuitamente ai nostri webinar della durata di 1 ora. Sono svolti in collaborazione con i professionisti dell’Accademia Telematica Europea (www.accademiatelematica.it – www.accademiatelematica.eu), docenti universitari ed esperti dei media digitali con esperienza ultradecennale certificata.

Collegandovi con Skype o Zoom tramite smartphone, tablet o computer da qualsiasi luogo potete partecipare a una sessione di approfondimento con i nostri esperti, porre loro tutte le domande ed ottenere una analisi della vostra potenzialità ad attrarre nuovi clienti con piattaforme come Linkedin.

Contattateci per informazioni o chiedete di partecipare a un webinar telefonando al nostro centro tecnico 3294592139 oppure al numero di ufficio  011 2767180 oppure scrivendo a marketing@chieriweb.it 

 

NOTE

[1] TARGET: nel linguaggio commerciale, la fascia dei potenziali acquirenti di un prodotto, o dei fruitori di un messaggio pubblicitario.

[2] CALL TO ACTION: la Call to Action è utilizzata nel web marketing per invitare a compiere una determinata azione, identificabile come messaggio testuale (es. “clicca qui”; “compilar il form per ricevere la brochure gratuita”, ecc.). Si tratta di un elemento fondamentale nelle campagne di inbound marketing e deve essere chiara e concisa.

[3] LEAD: potenziale cliente o un’opportunità di vendita: non è più un generico utente-consumatore, bensì una persona che ha già manifestato interesse per un marchio, un prodotto, un servizio o quanto meno per un dato argomento

[4] LOOKALIKE AUDIENCE: in poche parole, si tratta di utenti che, secondo l’algoritmo di Linkedin, potrebbero essere interessati ai tuoi prodotti o servizi in quanto presentano delle caratteristiche molto simili ai tuoi customer.

[5] KEYWORD: con il termine Keyword (parola chiave) si intende una o più parole, che gli utenti scrivono nei Motori di ricerca per trovare e consultare i siti di loro interesse.

 

 

 

 

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